lunedì 16 marzo 2009

LE FRAZIONI: NE CARNE NE PESCE E QUALCUNO LE CUCINA

Capita di possedere caratteristiche di tipologie diverse ed essere pertanto un mix originale. L’originalità è una ricchezza quando si ha anche l’autonomia di autogestirla, è una disavventura quando a gestirla sono altri, magari non così tanto originali e pertanto non in grado di comprendere appieno le esigenze o le necessità di questa originalità.

Capita infatti che le frazioni non sono piccoli comuni ma non sono neanche città. Sono piccoli e medi paesi che non possono contare che sulle circoscrizioni e qualche consigliere comunale che di tanto in tanto riescono per lungimiranza a far eleggere. Sperando ovviamente che sia di maggioranza.

Gli esempi di disavventura dell’originalità sono innumerevoli, a cominciare dalla continua invisibilità agli occhi di chi, come la regione, predispone bandi per piccoli comuni dimenticando le zone extraurbane dei grandi comuni. Naturale è ormai il divieto ad accedere ai finanziamenti, causa la caratteristica di non essere più un piccolo comune e di non essere nè città nè periferia della città.

Tutti i provvedimenti relativi ai piccoli comuni (gioielli dimenticati, recupero del centro storico), Legge Regionale sui lavori pubblici (frane, strade, illuminazione, cimiteri) escludono gli ex piccoli comuni aggregati ad Asti nel 1929.

Sarebbe il caso di far sentire la propria voce per futura memoria perché a breve neanche più le circoscrizioni esisteranno più e pertanto rimarranno soltanto le proloco, i circoli e qualche consigliere comunale che di tanto in tanto le frazioni riusciranno, per lungimiranza, a far eleggere.